In un nostro cantiere di ristrutturazione di un appartamento prospiciente piazza Tarquinia a Roma c’era il problema della gestione del rivestimento della cucina.
La stanza è rettangolare, con una forma piuttosto stretta e lunga e la padrona di casa non voleva rivestire con le piastrelle la parete lunga alle spalle di quella attrezzata che ospita fuochi, lavello ed elettrodomestici.
Così per migliorare l’estetica della stanza e per garantire una maggiore “resistenza all’uso” della bella parete nuda che termina con la portafinestra che da sul terrazzino, abbiamo proposto di realizzare una smaltatura della parete con una pittura vetrificante.
Lo smalto vetrificante è un protettivo trasparente a base di resine acriliche pure monocomponenti, non ingiallenti, in emulsione acquosa, che si essiccano all’aria.
Il vetrificante una volta asciutto forma un film lucido, aderente, con un aspetto brillante molto simile a quello delle superfici ceramizzate, resistente allo sfregamento e che impedisce l’accumulo dello sporco perché è inattaccabile da oli e grassi in genere. Inoltre rende il muro lavabile e lo protegge dall’assorbimento dell’acqua.
L’aspetto lucido ha esaltato la luce proveniente dalla finestra avendo, oltre a una funzione pratica molto utile, anche una farte valenza estetica.
Negli anni, in altri cantieri lo abbiamo utilizzato anche nei bagni in sostituzione del rivestimento ceramico, con ottimi risultati estetico-funzionali e notevole risparmio sui costi dei lavori a carico dei clienti.
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